15.7.10

E' stata "battezzata" ieri la nuova centrale Enel di Priolo, vicino Siracusa. Si tratta di una centrale solare termodinamica a specchi, che funziona tramite un procedimento diverso rispetto a quello delle normali centrali a energia solare. Questi nuovi specchi utilizzano degli speciali sali, ottenuti da fertilizzanti, al posto del tradizionale olio come termovettore e l'intera centrale è dotata di un innovativo sistema di tubi e specchi collettori parabolici in grado di immagazzinare l'energia proveniente dal sole e mantenere così attiva la centrale anche di notte e nei giorni di brutto tempo. La Siemens ha già acquistato una quota dell'azienda italiana che produce questa tecnologia, la Archimede Solar Energy del gruppo Angelantoni, e si è molto interessata al progetto. la nuova centrale di Priolo ha preso il nome di Archimede, in onore dello scienziato siracusano che nel 212 a.C difese la città dagli attacchi delle navi nemiche proprio con degli specchi. Ma Archimede è anche il nome del progetto lanciato nel 2004, da presidente dell'Enea, dal fisico premio Nobel Carlo Rubbia che a Priolo trova il suo primo compimento italiano. Rubbia aveva già realizzato alcuni progetti, ma in Spagna, dato che nel 2005 il Governo Berlusconi di allora aveva pensato bene di licenziarlo. La centrale di Priolo è adesso attiva e produrrà 5 megawatt di energia totalmente green, risparmiando emissioni di 3250 tonnellate annue di anidride carbonica nell'atmosfera. All'inaugurazione della centrale, secondo Repubblica di oggi, Fulvio Conti, ad di Enel, avrebbe lodato il progetto, grantendo però investimenti da parte di Enel anche nel nucleare. L'energia nucleare, nonostante la magnifica manifestazione di futuro incarnata dalla Archimede là a due passi, sarebbe stato lodato anche dal ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo, intervenuta all'inaugurazione. Carlo Rubbia, invece, non ha detto niente, dato che non è stato invitato, ma d'altronde lui sull'opportunità del nucleare la pensa così.
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