30.6.10

Dopo venticinque anni di trassmissione, Larry King ha deciso di appendere le sue bretelle notturne e chiudere il Larry King Live, uno dei più popolari talk show americani. Larry King ha dichiarato di voler stare più vicino alla sua famiglia, recentemente colpita dallo shock del tentato suicidio della moglie. A settantasei anni King continuerà comunque la sua collaborazione con la CNN, realizzando degli speciali. Al Larry King Live sono passati davvero tutti e recentemente Lady Gaga ha svelato proprio nello show di King alcuni dettagli del suo nuovo video mentre Obama si è detto furioso nei riguardi della BP per il disastro nel Golfo del Messico in un'intervista che passerà alla storia.

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29.6.10

Nella sua ultima Bustina di Minerva, pubblicata sull'Espresso in edicola questa settimana, Umberto Eco ha dedicato dello spazio a Il lessico del populismo, iniziativa intrapresa da Gustavo Zagrebelsky sul sito dell'associazione Libertà e Giustizia. Si tratta di una rubrica aperta ai contributi dei lettori che vuole analizzare alcune delle espressioni linguistiche che caratterizzano il dibattito politico italiano. Zagrebelsky ha redatto la prima analisi dedicata all'espressione "mettere le mani nelle tasche degli italiani", sempre più frequentemente presente nel dibattito politico italiano. La giornalista ed ex deputata Sandra Bonsanti si è invece occupata di "condividere la memoria storica", mentre lo storico Giuseppe Volpe ha scritto di "essere radicati nel territorio" ed "esporre alla gogna mediatica". La rubrica è aperta alle segnalazioni dei lettori che possono lasciare un commento sul sito o inviare via mail (redazione@libertaegiustizia.it) le voci che vorrebbero analizzate. Il progetto nasce dalla convinzione che alcune espressioni linguistiche entrino nel dibattito politico fino ad essere assunte dall'opinione pubblica e dagli organi di informazione come automatismi, spesso svuotati di senso, fino a diventare vere e proprie categorie o convinzioni della politica. Si pensi ad esempio a come termini quali "i moderati" o "dialogo" abbiano assunto negli ultimi mesi significati diversi rispetto a quelli originari o come il concetto di "liberale" sia quotidianamente stravolto del suo significato dal lessico governativo. La buona salute di una democrazia passa anche dalla qualità dei suoi linguaggi e dalle modalità di fruzione della politica. Lo svilimento dei linguaggi e lo svuotamento di significato dei termini sono per l'appunto propri del populismo, sia esso costituito di "discese in campo" o di "opposizione inesistente" e "sono tutti uguali".
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28.6.10



























Un primato tecnologico italiano.
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27.6.10


Nel frattempo, e infatti ci arriviamo con qualche giorno di ritardo, qualcuno zitto zitto si prende i complimenti da uno che ne sa.
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26.6.10

Il mistero dell'uomo cavallo inquadrato in Scozia ad Aberdeen da Street View di Google sta faceno il giro della rete e della blogosfera. Le ipotesi sono le più disparate: stando alle mail ricevute da BBC news l'uomo cavallo sarebbe stato avvistato in Germania, Norvegia e in diversi festival europei. Potrebbe essere una misteriosa creatura come una cheap mask. Personalmente, ho un'idea e sono convintissimo che i Black Heart Procession c'entrino qualcosa.
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25.6.10

"Mai tornare là dove si è stati felici" ha scritto su Repubblica di oggi Gianni Mura, citando. Mai costruire sul passato, su un ricordo. Su una possibilità già concretizzatasi. Decidere di negarsi ogni esuberanza. Puntare sul gruppo, su una tradizione casuale, sulla medietà. Credere serratamente alla propria italianità: zittire il folle, il visionario, affossare l'onesto. Fare quello che si disprezza se fatto da altri, ma farlo credendosi comunque giustificati. Marek Hamsik, capitano ventenne. Fabio Cannavaro, ex calciatore pronto per una Dubai milionaria e per diventare un nome. Una nazionale amata solo per l'esser stata. Non per il poter essere. E l'esser stati che batte sempre il poter essere. Lo status che soffoca la critica, anche quando lo status era costretto a difendere un fallimento precedente. La visione da negare. Il rischio da allontanare. Il pericolo da scongiurare. Il rifugio dei senza talento tranquilli. Sarà per sempre il mondiale di Fabio Quagliarella e del suo rimorso. Della panchina di Christian Maggio e Angelo Palombo, di Bonucci e Bocchetti. Del mezzo secondo tempo di Pazzini. Avranno l'illusione di avere altre occasioni, è stato scritto. Sarà sempre il mondiale del matrimonio di Cassano e della maturità di Balotelli. Il mondiale di Milano che batte Smirne solo perchè Milano, e poi manda tutto in fumo. Perchè si siede. E non sa dov'è Smirne.
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23.6.10


Oggi inzia Glastonbury. Quarantesima edizione. Il papà di tutti i festival del mondo. Ci sarà il sole quest'anno. Blessed are those. Paul Morley ci andrà per la prima volta quest'anno e ha intervistato Michael Eavis. Lui, Paul Morley, per la prima volta. Allora potete perdonare anche me, che sto qui ad aggiornare un blog, invece d'esser là a montare una tenda.
Qui il video dell'intervista.




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22.6.10

Il Parlamento islandese ha approvato quasi all'unanimità (50 voti favorevoli e un astenuto) l'Icelandic Modern Media Iniziative, una legge proposta da WikiLeaks e dal suo fondatore Julian Assange per fare dell'Islanda "l'equivalente dei paradisi fiscali per il giornalismo investigativo". WikiLeaks si è seduta al tavolo insieme ai promotori della legge per redarre il testo che è stato definitivamente approvato. La nuova legge apre completamente l'isola alla libertà di stampa e di espressione, garantendo inoltre la massima protezione alle fonti, agli informatori e agli autori delle notizie. L'intento della legge è quello di fare dell'Islanda un polo attrattivo per testate, le agenzie di stampa e i nuovi media che vogliono pubblicare in totale libertà senza alcun rischio di incorrere in censure. Registrandosi in Islanda o spostando i propri server sull'isola la pubblicazione di notizie e materiali sarebbe protetta dalla nuova normativa, in totale libertà. L'Islanda è in ricerca di una nuova credibilità economica e democratica dopo la crisi economica del 2008 che l'ha portata alla bancarotta. Diventando un porto franco dell'informazione, il governo mira a rifondare un genuino spirito democratico e a rilanciare l'economia tramite nuovi investimenti esteri sull'isola. A coronamento del progetto è stato inoltre ideato l'Icelandic Prize For Freedom of Expression, un premio che è un omaggio alla liberta d'espressione. Der Spiegel e ABC News stanno già pensando di spostare in Islanda la sede delle loro redazioni che si occupano di giornalismo d'inchiesta. L'Isola ha già garantito di essere in possesso di cavi sottomarini ad alta velocità in grado di sostenere il traffico dati generato da server molto grandi. Secondo alcuni scettici, come il Citizen Media Law Project, però, non sarà possibile tutelare interamente le notizie pubblicate dalle varie leggi internazionali. Ma nel frattempo la sfida islandese alle censure è legge. Si attendono reazioni dall'Italia.
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21.6.10

Si sa che nel nostro paese le reazioni a catena non si fanno mai attendere. E spesso fanno parte di un disegno. Creare il precedente autorizza nuove richieste di deroghe. Se si crea un nuovo riferimento, un nuovo standard, anche se peggiorativo, qui sarà presto preso a modello. Sacconi sembra amare le deroghe ad ogni livello, anche quando attinenti diritti costituzionali, e l'accordo richiesto dalla Fiat a Pomigliano ne introduce diverse. Trattandosi proprio della Fiat, il rischio è che Pomigliano diventi modello per accordi futuri. La memoria è spesso breve, ma nel 2008 ci si scagliò contro Della Valle quando decise qualcosa al di fuori della concertazione. Crea un precedente, si diceva. Piero Alberto Capotosti è tutto tranne che un militante della Fiom eppure, intervistato dall'Espresso, ha detto delle cose che sembrano non preoccupare nessuno. Con lui, altri costituzionalisti hanno espresso perplessità. Pomigliano non riguarda solo Pomigliano e i suoi 5 mila dipendenti, ma l'intero sistema di rapporti tra imprese e leggi. I 5 mila polacchi di Tychy che resteranno a casa quando la produzione della Panda verrà riportata in patria non hanno invece riscosso l'interesse di nessuno. Tanto sono polacchi, e l'Europa non esiste. E la Fiat è invece ottima e corretta. Se ne va, ma poi magari torna. I 5 mila di Pomigliano potranno mangiare questa minestra derogabile, ha scritto Scalfari, o accettare il fatto che i cinesi costano comunque molto meno.
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18.6.10


Da:David Plouffe (info@barackobama.com)
A:"Philip Di Salvo"

Philip,

When BP CEO Tony Hayward testified before Congress this morning, many expected to hear him apologize for the disaster his company has caused. Instead, GOP Congressman Joe Barton was the one saying he was sorry -- to BP.

In his opening statement, Barton, the top Republican on the committee overseeing the oil spill and its aftermath, delivered a personal apology to the oil giant. He said the $20 billion fund that President Obama directed BP to establish to provide relief to the victims of the oil disaster was a "tragedy in the first proportion."

Other Republicans are echoing his call. Sen. John Cornyn said he "shares" Barton's concern. Rep. Michele Bachmann said that BP shouldn't agree to be "fleeced." Rush Limbaugh called it a "bailout." The Republican Study Committee, with its 114 members in the House, called it a "shakedown."

Let's be clear. This fund is a major victory for the people of the Gulf. It's a key step toward making them whole again. BP has a responsibility to those whose lives and livelihoods have been devastated by the disaster. And BP oil executives don't deserve an apology -- the people of the Gulf do.


We support holding BP accountable. And we won't apologize for doing so. Add your name.

Rep. Barton and Republicans like him don't understand that the real tragedy is what's happening to the people in the Gulf Coast. They're the ones who deserve his apology -- not BP.

But big oil knows exactly who its allies are. And if Republicans win control of the House, Rep. Barton could be chairman of the House Energy and Commerce Committee -- overseeing regulation of the oil and gas industry.

Notably, companies like Halliburton -- the folks responsible for cementing the Deepwater Horizon rig -- are directing their political committees to deliver thousands of dollars to GOP candidates this cycle. Barton himself has received more than $100,000 from the oil and gas industry this election cycle.

Barton should apologize to the people of the Gulf and he should step down as the highest-ranking Republican on the House Energy and Commerce Committee.

Adding your name to our open letter is one of the best ways you can show him and other Republicans that they weren't elected to defend big oil.

Sign the open letter today:


Thanks,

David Plouffe


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17.6.10


La BP fa di tutto per farsi perdonare.



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16.6.10






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La compagnia petrolifera BP è la prima e unica responabile del disastro nel Golfo Del Messico. Stando alle ultime stime, del 15 giugno, la perdita ammonta a circa sessantamila barili di petrolio al giorno. Il danno ambientale è incalcolabile, mentre quello economico per la BP stessa, stando ad alcune ipotesi, ammonterebbe a circa dieci miliardi di dollari di risarcimento per il danno provocato. Obama è stato chiaro nell'indicare la compagnia stessa come unica responsabile. La BP pagherà. Nonostante questo, già qualche giorno fa e prima delle ultime dichiarazioni del presidente USA, il dg della BP Tony Hayward aveva già dichiarato come l'ipotesi di dimissioni non lo avesse nemmeno sfiorato. Le ragioni sono ora molto evidenti: secondo numerosi analisti finanziari, come Barrons, Oppenheimer e Citigroup, infatti, il titolo da seguire nell'ambito dei petroliferi paradossalmente sarebbe proprio quello di BP. Nonostante il recente declassamento i principali analisti sono pronti a scommettere che, come già avvenuto in occasione di precedenti disastri ambientali, la BP non incorrerà nemmeno nell'ipotesi di fallimento e con ogni probabilità continuerà a guadagnarci. Il potenziale di crescita supererebbe infatti di gran lunga i risultati negativi causati dalla fuoriuscita di greggio. Alla BP, ad esempio, non potranno essere stracciati i contratti per le concessioni di trivellazioni che già detiene e Michael Santoli, analista finanziario di Barrons, la fa semplice: il mondo avrà sempre bisogno di petrolio. La Exxon nonostante l'incidente in Alaska di vent'anni fa è ora l'azienda più redditizia al mondo e il suo titolo è cresciuto negli anni del 930 per cento. Mark Fletcher di Citigroup è inoltre convinto che alla fine la richiesta di risarcimento non potrà superare il miliardo di dollari più interessi. E in quel caso si tratterebbe di un decimo dei profitti annuali della BP. Tony Hayward, insomma, può stare tranquillo.
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13.6.10

La crisi greca aveva fatto cantare vittoria a tutti gli euroscettici del continente. Tutti pronti a ballare attorno al cadavere della moneta unica e dell'intero progetto di Europa Unita. Eppure proprio in questi giorni l'Europa e il suo progetto hanno raggiunto un nuovo importante rafforzamento: L'Estonia ha ottenuto l'approvazione da parte della Commissione Europea per il suo ingresso nell'area Euro a partire dal 2011. La giovane repubblica baltica, tornata indipendente nel 1991, diventerà così il diciassettesimo paese ad adottare la moneta unica europea. L'ordinata economia estone rispetta interamente i parametri stabiliti da Maastricht, anche se altri ne evidenziano alcuni dati non rasseneranti in fatto di tasso di disoccupazione. Quello che conta maggiormente però è che una nazione rinata nello stesso anno in cui sono venuti al mondo gli europei nati in Italia che oggi affrontano l'esame di maturità stia per entrare nell'Euro. Saranno passati 20 anni quando a Tallinn un Vana Tallinn con caffè si potrà pagare in euro. In questa giovinezza sta quella forza ideale che all'Europa serve per sostenere se stessa oltre questa crisi. E per zittire fragorosamente tutti i tristissimi euroscettici. Mu isamaa, mu õnn ja rõõm.
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11.6.10

La notizia è che Lady Gaga è caduta per la prima volta: la Germanotta ha sbagliato canzone e soprattutto video. Alejandro è un singolo piuttosto debole che richiama fin troppo palesemente questo e le sue tinte latine, ma quel che è peggio, è che si sta prendendo sul serio il suo video. Il videoclip di Alejandro sarebbe addirittura in un qualche modo blasfemo, stando almeno a quanto dichiarato dalla sconvolta e furba Katy Perry sul suo profilo Twitter. Tutto questo perchè ad un certo punto Lady Gaga ingoia un rosario indossando un abito in un qualche modo mariano. Una roba del genere poteva far scandalo al massimo nel 1995, quando l'opinione pubblica era convinta che Marilyn Manson fosse un feroce satanista. In realtà il video è un forzatissimo calderone di bondage, Antichrist, militarismo e biancheria intima cheap. E non fa davvero paura a nessuno.
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9.6.10




E' molto vero. Non se ne sentiva il bisogno, nel 2010, di un nuovo blog. Ma se lo schema qui a sinistra, pubblicato da Massimo Mantellini proprio sul suo blog, come credo, è vero; allora non vi è proprio giustificazione per continuare a farsi indietro. E una promessa, si sa, prima o poi è una minaccia e una minaccia, un attimo dopo, può essere una realtà. Che adesso nasce. E da qui in avanti non concederà proproghe. Di nessun genere.
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