22.7.10

Ieri la maggioranza è stata battuta, nonostante i numeri di cui disponde, per due volte alla Camera. Due emendamenti presentati dal Pd al decreto legge che proroga la missione di pace in Afghanistan hanno mandato sotto il governo. Due volte. Il ministro La Russa e il presidente della Commissione Difesa Edmondo Cirielli inoltre non erano presenti in aula al momento della votazione. Questa è una notizia: un evidente segnale di debolezza del governo, una grave noncuranza (perpetuata per di più nei riguardi di una tematica molto cara all'elettorato di centro-dx) e una chiara vittoria dell'opposizione. Ho qui davanti a me le copie cartacee di Repubblica e Corriere della Sera di oggi e nessuna delle due testate riporta la notizia. Nemmeno un accenno. Nella giornata di ieri entrambi i quotidiani, i più diffusi nel paese, hanno pubblicato sulla questione articoli sul proprio sito web ma oggi, sul quotidiano cartaceo, nemmeno una riga. Entrambi i giornali hanno però dato ampio risalto alle dichiarazioni di Fini sui temi più disparati e Repubblica ha adirittura messo in prima pagina il leader del Pdl e dedicato l'articolo in seconda proprio alle parole del Presidente Della Camera. Ora, è opionione scema e superficiale ma molto diffusa che la più accesa forza di opposizione attualmente in attività sia rappresentata proprio dalle dichiarazioni (per che questo sono e mai atti parlamentari concreti) dal ribelle co-fondatore del Pdl. Ho scritto oggi pomeriggio a Ezio Mauro per chiedergli se alla luce delle scelte odierne del suo giornale non sia convinto, come lo sono io, che quella scema ma diffusa opionione non sia forse molto indotta dai media stessi. Sono sicuro mi risponderà. Sono convinto inoltre che l'opposizione si faccia con atti parlamentari concreti e non con le dichiarazioni a mezzo stampa mai confermati dall'agire politico. Sono convinto che la notizia di oggi fosse il risultato portato a casa dall'opposizione e le due cadute della maggioranza, non l'ennesima ovvietà detta da Fini. Sono infine convinto che è facile parlare di opposizione inesistente, quando poi dell'opposizione quasi non si parla.
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