20.7.10

Richard Renaldi è un giovane fotografo che ha deciso di sfidare Facebook. Ha preso la più evidente dinamica del popolare social network, la ricerca di incontro tra persone apparentemente isolate, per sviluppare un discorso fotografico. Renaldi è rimasto molto colpito da come le persone su Facebook dimostrino un forte interesse all'incontro e alla ricerca di nuove relazioni e ha notato come il mezzo del social network imponga un scambio o un contatto tra utenti esclusivamente telematico. Renaldi ha deciso di sfruttare questa caratteristica del network, la ricerca di nuove relazioni di vario genere e l'estensione infinita e casuale di queste reti, per portarla su un piano più reale, corporale. E proprio sul corpo ha inizio il discorso di Renaldi. Il progetto si chiama Touching strangers ed è basato su un'idea molto semplice: il fotografo incontra per strada due estranei che tra di loro non si conoscono e chiede loro di posare in una foto insieme, facendo sì che i loro corpi si tocchino in un qualche modo. La soglia di distanza dagli estranei che tendiamo a sviluppare viene superata e ha inzio la comunicazione, nel bacino infinito di possibilità che è l'incontro casuale per strada che funziona un po' come la rete, come i commenti a un post su un blog dove ci inseriamo, come è facebook. Solo che Renaldi lo fa puntando tutta l'attenzione sui corpi. E in un modo o nell'altro crea reti sociali. Casuali, ma corporali.
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