5.7.10

Blog Generation di Giuseppe Granieri è un libro bellissimo. Completo come un saggio dev'essere, ma avvincente e spassionato come spesso, invece, i saggi non sono. I libri che trattano di Rete come questo tendono di solito a diventare obsoleti nell'arco di pochi mesi: gli argomenti trattati rischiano di smettere di essere al centro dei dibattiti molto in fretta (pensate a un libro pioneristico sull'Ipad pubblicato oggi, tra un anno a chi potrebbe servire?), le edizioni smettono di essere riproposte e i volumi finiscono nel modernariato delle librerie che trattano usato (dove, però, spesso è facile trovare vere e proprie perle, come a me è capitato recentemente con Illusioni necessarie di Noam Chomsky del 1992). Blog generation è un libro che tratta della blogosfera ed è stato scritto nel 2004, per essere pubblicato la prima volta da Laterza nel 2005. Da quel momento a oggi sono passati cinque anni e un libro incentrato su questi argomenti, in cinque anni, se contiamo le trasformazioni che hanno riscritto i parametri delle reti sociali proprio negli ultimi anni del decennio '00, potrebbe se letto oggi apparire quasi preistorico. Eppure Blog generation appare tutt'ora molto attuale. E' un volume che fissa definitivamente i caratteri delle iterazioni tra blog, le caratteristiche della "Big Conversation" online, le modalità della circolazione delle informazioni tra i nodi costituiti da tutti i weblog. Il capitolo "Democrazia 3.0", prendendo a esempio la campagna elettorale di Howard Dean incentrata su internet del 2003, letto oggi che Obama è presidente, potrebbe servire da memorandum, da documentario di un'esperienza passata o poco più. Eppure, per il suo riuscire a fissare saldamente anche qui gli archetipi della circolazione delle idee online che invece di Obama si parli di Dean non fa differenza: la gente, in Rete, fa politica, partecipa al dibattito, si interessa alle questioni rilevanti e decide ed agisce di conseguenza. Lo faceva e lo ha fatto con Dean nel 2004, lo ha fatto di nuovo, e fragorosamente, con Obama tra il 2007 e il 2008. Si possono sostituire le esperienze citate, si possono aggiornare i riferimenti (come fa ottimamente la nuova "Postfazione 2009" nell'edizione più recente), ma l'ossatura del libro è tutt'ora ben salda: scritto da un navigante quando navigare era pionieristico, Blog generation, ora che la Rete è un mare tranquillo per milioni di persone, è una precisa mappa di viaggio. Libertà di dibattito ateniese e auctoritas, appunto.
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