21.6.10

Si sa che nel nostro paese le reazioni a catena non si fanno mai attendere. E spesso fanno parte di un disegno. Creare il precedente autorizza nuove richieste di deroghe. Se si crea un nuovo riferimento, un nuovo standard, anche se peggiorativo, qui sarà presto preso a modello. Sacconi sembra amare le deroghe ad ogni livello, anche quando attinenti diritti costituzionali, e l'accordo richiesto dalla Fiat a Pomigliano ne introduce diverse. Trattandosi proprio della Fiat, il rischio è che Pomigliano diventi modello per accordi futuri. La memoria è spesso breve, ma nel 2008 ci si scagliò contro Della Valle quando decise qualcosa al di fuori della concertazione. Crea un precedente, si diceva. Piero Alberto Capotosti è tutto tranne che un militante della Fiom eppure, intervistato dall'Espresso, ha detto delle cose che sembrano non preoccupare nessuno. Con lui, altri costituzionalisti hanno espresso perplessità. Pomigliano non riguarda solo Pomigliano e i suoi 5 mila dipendenti, ma l'intero sistema di rapporti tra imprese e leggi. I 5 mila polacchi di Tychy che resteranno a casa quando la produzione della Panda verrà riportata in patria non hanno invece riscosso l'interesse di nessuno. Tanto sono polacchi, e l'Europa non esiste. E la Fiat è invece ottima e corretta. Se ne va, ma poi magari torna. I 5 mila di Pomigliano potranno mangiare questa minestra derogabile, ha scritto Scalfari, o accettare il fatto che i cinesi costano comunque molto meno.
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